La Nascita della Commenda Tenet Il nome da dare alla commenda è stato un particolare su cui abbiamo riflettuto molto, lo abbiamo sempre considerato fondamentale; volevamo qualcosa che identificasse noi, la grande secolare storia dei Templari, ma anche la nostra intima passione da cui nasce l'anima della commenda, qualcosa che fosse allo stesso tempo semplice, ma che nascondesse un significato importante per chi lo sapesse leggere. La mente viaggiava in continuazione alla ricerca di qualcosa che ricalcasse tutto questo, un compito non facile. Ci venivano in mente nomi di persone illustri o di luoghi ricchi di sacralità, ma niente soddisfaceva a pieno la nostra sete.
Uno scambio di idee alle ore più strane, telefonate, a volte mail, o chiacchierate infinite per analizzare le varie possibilità che ci balenavano in testa.
Una di queste era identificare il nome della commenda con due elementi base del templarismo : la croce e la spada, lo avevamo ipotizzato espresso in latino per conferire maggiore sacralità e per questo coinvolgemmo un docente di latino per capire quale fosse la traduzione migliore.
Un'altra interessante idea fu stimolata da un convegno a cui partecipammo a San Sepolcro dedicato alla Madonna del Parto, tipo di dipinto che ha caratterizzato solo un periodo dal 1300 al 1500 e che sembra nascondesse un messaggio templare che segnalava la sopravvivenza e l'imminente rinascita dell'odine dopo la sua soppressione.
Durante un convegno a Rimini feci, come era mio solito vari acquisti, tra cui varie miniature di Templari e una decina di libri, di cui uno dedicato al Sator, il quadrato magico templare. La lettura di questo libro mi appassionò e proposi al Luca, all'ora nostro precettore, di intitolare la commenda proprio al Sator.

Questa idea senza dubbio ci intrigava, ma ancora qualcosa non ci convinceva: infatti già conoscevamo alcuni gruppi di altre associazioni culturali con questa intitolazione ed era un qualcosa comunque di troppo "diretto", riferito al quadrato; inoltre agli occhi del profano, poteva richiamare la parola "satana" che avrebbe alimentato la diffidenza, a volte comprensibile da parte di chi non conosce.

Ma il fascino del quadripalindrormo aveva indubbiamente attratto magneticamente il nostro sentire ... sentivamo che eravamo vicini all'ispirazione. Ed eccola, una telefonata di Luca, chiameremo la nostra commenda TENET, una parola semplice, breve, la parola centrale del Sator, unica che si ripete due volte, che incrociandosi a 90 gradi forma una croce patente.

Il nome inoltre ha un impatto dolce con chi non lo conosce, ha un assonanza con la parola "tenere" e addirittura chi non la conosce la legge a volte credendola una parola francese pronunciandola "tenè".

Chi ha invece la curiosità di conoscere il significato di TENET ne rimane affascinato e ha la possibilità di intraprendere un profondo percorso di conoscenza.
Eravamo al capitolo nazionale di Roma, la sera restammo a dormire in Hotel un po' in periferia, un be posto, camere carine e buona cucina; essendo a Roma decidemmo di mangiare romano; alla cameriera simpatica e di bell'aspetto chiedemmo insieme ai bucatini alla carbonara e ai salti in bocca alla romana, un poi di fogli bianchi e una penna.
Feci vedere a Luca un idea di come volevo identificare graficamente la scritta TENET estrapolando la croce del Sator identificato dalle due Tenet incrociate e ruotando le 2 T del braccio orizzontale; Luca trovò la cosa interessante e propose di ruotare la N centrale, nella sua posizione arcaica e rappresentarla con un colore diverso (rosso) essendo il fulcro della croce, rispetto al resto delle lettere identificate in nero.

Continuammo a rubarci la penna di mano per condividere le idee e le varianti, alternando a forchettate di bucatini e morsi di saltimbocca, fino che la nostra fame di perfezione fu saziata assieme a quella della nostra pancia.

Il nostro simbolo era completato, ci guardammo soddisfatti e appagati e poiché ci sembrava giusto e perfetto ponemmo con vera emozione, luogo, data e due firme su quel foglio un po' unto, per noi di immenso valore. cit. Fr. Comm. Francesco Malatesta